Lotta al Caro-Libri!
Il libro di testo è componente fondamentale nella vita dello
studente all’interno delle mura scolastiche.
Alcune volte l’averlo dimenticato è costato anche qualche rimprovero o più.
Ma da qualche anno a questa parte, la cultura, oltre a
“pesare” ogni mattina sulle spalle degli studenti quando si recano a scuola, è
iniziata a “farsi sentire” anche nel bilancio economico delle famiglie
italiane.
I dati parlano chiaro:
L’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori,
associazione nazionale a difesa dei consumatori, ha dichiarato, nell’agosto del
2011, che vi è in atto un aumento medio del prezzo dei libri
scolastici che si attesta sul 3% circa
rispetto all'anno scorso.
Il diktat spietato del mercato non fa sconti a nessuno.
E a rimetterci sono le famiglie, in particolare,
chiaramente, quelle con un nucleo familiare esteso, lasciate sempre più sole da
una certa cultura e una certa opinione pubblica sempre più secolarizzata ed egoista.
Concrete soluzioni per risolvere un problema di sì grande
portata esistono:
1
- incentivare l’utilizzo degli e-book, i libri di testo informatici, consentendo a tutti gli studenti di disporre di mezzi per poterli consultare
- istituire a inizio anno, in apposito spazio all’interno dell’edificio scolastico, il “Mercatino Studentesco dei libri usati”: un’ alternativa più concreta e semplicemente realizzabile; una possibilità per gli studenti di poter comperare, da studenti più grandi ad almeno metà prezzo, i libri che serviranno per l’anno a venire.
La risposta più concreta al Caro-libri è la
rivalutazione del libro usato!
Soprattutto quando i
nuovi libri che vengono proposti a inizio anno differiscono da quelli dell’anno
precedente solo per qualche variazione nella disposizione delle immagini e
nell’impaginazione!
UNA VERA E PROPRIO
RAGGIRO IN DANNO ALLE FAMIGLIE DEGLI STUDENTI CHE CHIUNQUE ABBIA A CUORE
L’ONESTA’ E IL SENSO CIVICO HA IL DOVERE DI DENUNCIARE!
Cristian Testa
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Garbo, decisione e competenza. Sono questi i valori che devono contenere i commenti, come in questo caso, ma sono gli stessi principi su cui è basato qualsiasi tipo di sano confronto.
Cristian Testa