mercoledì 23 marzo 2011

“La primavera di Praga e il sacrificio di Jan Palach. L’impegno dei popoli europei per ordinamenti giuridici fondati sulla libertà”

E' questo il titolo della conferenza di carattere storico che a breve si terrà al Liceo Classico Platone.

La conferenza è stata approvata nell'ultimo Consiglio d'Istituto tenutosi il 9 Febbraio.
Purtroppo con una limitazione: è riservata agli studenti del 4° e del 5° anno.
Questa restrizione è stata approvata dalla maggioranza dei presenti.

Sono stati molti i ragazzi e ragazze che, malgrado non rientrino nelle suddette classi, hanno chiesto di poter partecipare sottoscrivendo la richiesta che sarà presentata al termine della prima conferenza.

Carlo Recchia Avvocato del Foro di Roma, componente della Comitato Scientifico dell'Accademia Nazionale del Diritto, esperto di storia, interverrà e guiderà la conferenza per illustrarci quanto è stato grande l'impegno dei popoli europei per ordinamenti giuridici fondati sulla libertà e altro ancora.


In particolare a me premeva riflettere, ai fini della riuscita della stessa conferenza, sul gesto emblematico di Jan Palach, a cui maggior parte dell'opinione pubblica, dei media  dà poco risalto.

Era il 19 gennaio del 1969 nel tardo pomeriggio Jan Palach si recò nella Piazza principale di Praga, lì si cosparse di benzina e si diede fuoco per protesta contro l'invasione della sua patria da parte delle forze armate sovietiche e degli altri stati aderenti al Patto di Varsavia e governati da un regime totalitario.



Un gesto che molti considerebbero scellerato, avventato,   estremo anche per la ragione più importante. Perchè evidentemente rifletterebbero molto tempo, prima di fare un gesto del genere e alla terribile agonia a cui si va incontro. E non penserebbero male, visto che il ragazzo neanche ventunenne, giovane anzi giovanissimo, fu cosciente per tutti e i  3 giorni di dolore, prima della morte.

Ecco Jan. Ti prego abbi la forza di guardarlo negli occhi. Sai non era tanto diverso da me, da te, o da tutti gli altri studenti liceali e universitari. Sicuramente avrà avuto amici con cui uscire il sabato sera. Sicuramente gli sarà capitato, durante le lezioni, di ripensare al sorriso della ragazza più bella della classe.

Invece un giorno ha deciso di fare un gesto che avrebbe scosso i cuori di molti in futuro e  gli animi di coloro che si sarebbero battuti per la libertà della propria Nazione.


Cristian Testa

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Cristian Testa