Roma è stata scossa da una maxi retata delle forze dell’ordine che hanno arrestato alcuni uomini, accusati di gestire una vera e propria associazione a delinquere, che è stata addirittura definita “la mafia romana”. Inoltre sempre nell’ambito della stessa operazione sono stati indagati alcuni esponenti politici di spicco tra cui: Gianni Alemanno (oggi in Fratelli d’Italia), Mirko Coratti (Presidente Assemblea Capitolina, esponente del Partito Democratico).
Come si vede il mal affare è bicolore.
Ci sono tre discorsi da fare
1) questo è un evidente cancro del sistema partitocratico che discende dalla democrazia parlamentare dove i partiti spadroneggiano. In un sistema di Repubblica Presidenziale come gli USA queste grosse macchine dei partiti non ci sono, perché lì conta il leader che ha effettivamente il potere e non si lascia spazio a questi apparati succhia soldi.
2) la questione del potente uomo politico che mette i propri “amichetti” è vecchia come il “cucco”. Lo facevano i democrastiani ("fra che te serve" diceva Caltagirone, ricco imprenditore romano, a Franco Evangelisti,noto esponente democristiano negli anni 70) lo hanno fatto i sinistri Rutelli e Veltroni e lo ha fatto Alemannno. Questo, lo ripeto, è il sistema partitico, che si nutre del “clientelismo” e che discende dalla democrazia parlamentare. Abbiamo voluto la liberazione, ci hanno liberato e ora ce la teniamo.
3) questione di carattere giuridico ed etico: essere indagato non significa essere colpevole, significa che il pubblico ministero sta accertando se tu c'entri qualcosa o meno nell’ambito dell’inchiesta. In Italia sei colpevole dopo tre gradi di giudizio. È vergognoso che si abbia il giudizio mediatico da parte di un opinione pubblica affamata del peccatore prima del giudizio del magistrato.
Se per sbaglio anche uno di quei “brutti ceffi” non c'entra nulla? E’ stato condannato prima ancora di potersi difendere?
Anche l'Inquisizione domenicana del ‘500 era più garantista.
Faccio e rivendico questo discorso da cittadino, che non si rivede né in Fratelli d'Italia, né nel Partito Democratico.
A me Alemanno non piace perché ha sprecato una grande opportunità per dare una svolta a Roma, quando ne era sindaco. Probabilmente non mi piacerà ancora di più quando accerteranno la sua colpevolezza dopo 3 gradi di giudizio.
Ma rivendico il diritto di riconoscere un uomo come colpevole solo dopo 3 gradi di giudizio.
No alle tagliole mediatiche!
Cristian Testa